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TORONTO 2017 Special Presentations

You Disappear: esperienza frammentata e personale

di 

- TORONTO 2017: Nel suo secondo film, Peter Schønau Fog gioca con un approccio narrativo scientifico che, se percepito correttamente, diventa estremamente personale

You Disappear: esperienza frammentata e personale

Il cineasta danese Peter Schønau Fog si era fatto conoscere nel 2006 con il suo film d’esordio acclamato dalla critica The Art of Crying [+leggi anche:
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, proiettato in anteprima mondiale a Toronto. Negli ultimi anni, Fog ha affinato la sua tecnica e ritorna adesso con il suo attesissimo secondo film, You Disappear [+leggi anche:
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intervista: Peter Schønau Fog
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, presentato nella sezione Special Presentation al 42esimo Festival internazionale del film di Toronto.

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Frederik (Nikolaj Lie Kaas), rispettabile dirigente scolastico e padre di famiglia, viene perseguito per appropriazione indebita nel suo posto di lavoro. Al momento del crimine, si trovava a lottare contro una malattia neurologica, un tumore benigno al cervello. A prescindere dalla gravità del caso, la sua malattia condiziona il suo giudizio, il suo umore e la sua percezione. Le conseguenze sono immediatamente chiare a sua moglie Mia (Trine Dyrholm) e al figlio adolescente Niklas (Sofus Rønnov). In sua difesa, l’avvocato Bernard Bergmann (Michael Nyqvist) sosterrà che il comportamento di Frederik è stato influenzato: lui non ha il controllo delle sue decisioni, quindi non può ritenersi colpevole. Durante il processo, Mia cercherà di tenere unita la famiglia quando questa comincia a crollare.

Adattando il romanzo You Disappear di Christian Jungersen, tanto osannato dalla critica e dal pubblico, Fog crea un film che si basa anche sulle sue ricerche neuroscientifiche, che lo hanno costretto a seguire un percorso narrativo alternativo. Quindi, la premessa iniziale di un dramma giudiziario compatto, emozionale e medico si trasforma in uno studio basato sui fatti, distaccato e leggermente clinico su ciò che un essere umano è, secondo la scienza. Almeno questo è quello che vuole sembrare in superficie, in quanto il film è in realtà un dramma che non manca di aspetti sentimentali e persino di freddo umorismo.

Con una narrazione misteriosa e frammentata, curata da Morten Hojbjerg, Peter Winther e Olivia Neergaard-Holm, la storia viaggia nel tempo attraverso flashback e voice-over ed è divisa in segmenti per lo più autonomi che, se legati, diventano mentalmente un’esperienza personalizzata, dato che il film è aperto all’interpretazione in base ai ricordi di ognuno. Questo potrebbe sembrare insolito alla maggior parte del pubblico, che potrebbe considerarlo un film alquanto freddo, in quanto il regista cerca di seguire un punto di vista scientifico nella sua narrazione, “nascondendo” dettagli cruciali; questo crea contorni illusori che permettono a ogni spettatore di creare una propria unica, frammentata versione della storia. Me per far sì che questo avvenga, lo spettatore deve anche essere aperto a questo esperimento.

Con un cast scandinavo di alto livello, tra cui lo scomparso Michael Nyqvist in una delle sue ultime performance, il film ha un equilibrio delicato abbastanza inaspettato tra l’essere cinico e sensibile allo stesso tempo, aspetti entrambi distaccati e notevolmente intimi, grazie alla convincente interpretazione di Dyrholm e Kaas. Fog suggerisce un modo diverso di leggere i fatti della vita, ma si tratta di un tentativo rischioso, poiché se questo metodo frammentato non viene osservato dal giusto punto di vista, potrebbe non essere apprezzato. You Disappear è al contempo un film estremamente accessibile e impegnativo, ma è una sfida da assaporare, poiché è sempre meglio avere il coraggio di agire e pensare fuori dagli schemi, piuttosto che essere prevedibili.

You Disappear è una coproduzione danese-svedese tra Louise Vesth (Zentropa Entertainments), Madeleine Ekman (Zentropa Sweden) e Film i Väst e riceve inoltre  il supporto di Danish Film Institute, Nordisk Film & TV Fond, Swedish Film Institute e MEDIA. Il team danese TrustNordisk gestisce le vendite internazionali.

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(Tradotto dall'inglese da Giulia Gugliotta)

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