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Aton Soumache • Produttore

"Un tocco francese per il mercato internazionale"

di 

- Aton Soumache, trentaquattrenne fondatore di Onyx Films, nel 1996, vive il mestiere di produttore a grande velocità

Dopo un cortometraggio nominato agli Oscar nel 1999 (Maaz di Christian Volckman), ed una Palma d’Oro a Cannes nel 2004 (L’homme sans tête di Juan Solanas), la società ha imboccato la strada del lungometraggio con Nordeste nel 2005. Dopo l’annuncio delle uscite, a maggio, di L’éclaireur di Djibril Glissant e, a giugno, di La jungle di Matthieu Delaporte, il fenomeno Renaissance [+leggi anche:
recensione
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intervista: Aton Soumache
intervista: Christian Volckman
scheda film
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sbarcherà il 15 marzo su 250 schermi francesi. Il ritorno su un progetto che ha richiesto otto anni di maturazione.

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Cineuropa: Com’è riuscita Onyx Films a far realizzare la lunga avventura di Renaissance?
Aton Soumache: Tutto è iniziato nel 1998 da un incontro fra Christian Volckman, un regista che è anche un amico d’infanzia e socio di Onyx Films, e Marc Miance, che lavora alla "motion capture" e al 3D con delle sperimentazioni in bianco e nero. Abbiamo iniziato ad affrontare seriamente il film a fine 1999 – inizio 2000, a lavorare sulla sceneggiatura, sul finanziamento di un film pilota di 4 minuti, a lanciare lo sviluppo visivo, letterario. Una volta terminati sceneggiatura e pilota (sul quale avevamo investito una somma conseguente, in maggioranza fondi propri ma anche grazie al sostegno del Programma Media e al CNC), abbiamo chiuso il finanziamento nel 2001.

Come avete raccolto i 15 milioni di euro di budget?
Era necessario un finanziamento internazionale. Il primo partner è stato France 2 Cinéma (1 milione di euro), con nostra grande sorpresa, perché pensavamo che i canali televisivi non si sarebbero impegnati facilmente su un film del genere. Poi abbiamo avuto la possibilità di trovare un produttore associato entusiasta, Jake Eberts, che ci ha aiutato col finanziamento all’estero, in special modo con la Disney (Miramax distribuirà Renaissance nel Nord America) proprio quando avevamo firmato con Pathé in Francia. Il Centre National de la Cinématographie ci ha assegnato 500.000 euro di anticipo sugli incassi e 120.000 euro di sostegno attraverso l’aiuto alle nuove tecnologie, e la regione dell’Île de France ci ha supportato con 220.000 euro. Avevamo, allo stesso modo, beneficiato del credito d’imposta francese e di un "sale and leaseback" britannico con le vendite internazionali dirette da Odyssey Entertainment, specializzato in film d’animazione. Tutta la realizzazione si è svolta in Francia con Millimages come co-produttore, le riprese in motion capture in Lussemburgo col nostro co-produttore LuxAnimation e la post-produzione in Inghilterra attraverso il nostro partner Timefirm Ltd.

Quali sono i progetti di Onyx Films?
Renaissance è il primo progetto veramente ambizioso al quale abbiamo dato vita. Questo spinge Onyx sulla via che vogliamo seguire: creare una vera line-up di lungometraggi di animazione con un’idea di base molto forte in senso visivo, film dotati di un vero e proprio valore aggiunto, un "french touch", pensato per il mercato internazionale. E stiamo già sviluppando il prossimo progetto di Christian Volckman.

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